Dottore: dica 33… gli anni di Cristo? Non solo.

Mi suona strano dire 33… Chissà perchè quando vai dal dottore, dopo aver impugnato lo stetoscopio, lui ti dice: “Faccia un respiro profondo… dica 33!”.

33 suona vibrante come parola, crea un bell’eco… profondo. Ci avevate mai pensato?

E 33 sono gli anni che mi porto addosso, come un piccolo zainetto pieno di cose confuse, colorate e vibranti anch’esse.
Così vibranti che fanno un frastuono quasi assordante, che però se lo ascolti bene risulta incredibilmente melodico.

Quando arrivi qui molte cose ti sono chiare, appaiono lucide e ben definite. Come mai fino a pochi anni fa non era così?
Dicono che gli anni tra i 30 e i 40 siano i migliori perchè diventi consapevole delle scelte fatte, giuste o sbagliate che siano state, e sai quello che vuoi.

In effetti, mi sembra che, come per magia, tutto stia prendendo la giusta piega. Sarà frutto delle mie decisioni, degli accadimenti… sarà che metto sempre tanto impegno, in tutto ciò che faccio. Soprattutto nel conoscermi, nel migliorarmi, nell’accettarmi. E ancor di più nel prendere consapevolezza che sì, le cose dipendono da me, ma che c’è al tempo stesso qualcosa di più grande per cui non è possibile avere il controllo su tutto.

E se le cose devono capitare, capitano. Banalità? No, per nulla. Crederci fa stare meglio, ve lo assicuro. Sarà successo sicuramente anche a voi di opporvi a qualcosa che inevitabilmente è accaduto e vi ha travolto come un fiume in piena.

Come non vivere intensamente ogni emozione, come ignorare ciò che sentiamo: quel brividino così intenso di felicità, quel tuffo nella pancia di stupore, quel nodo alla gola di dispiacere. Ascoltatevi e lasciate che sia, vivete… con consapevolezza della bellezza che vi contraddistingue.

33 sono gli anni che porto nel mio zainetto e che tengo custoditi per tutto ciò che è successo.

E sapete qual è la cosa bella?! Che non vedo l’ora di vedere come proseguirà la trama di questo meraviglioso film…

 

Baci

Eli

 

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